B&B S.Marco is one of the real few left real bb in Venice

B&B S.Marco is one of the real few left real bb in Venice (that mean local resident living in and maximun 3 rooms).  In this case it was my family home since 1975 where i grew up with my brothers (now in Rome and Milano), that i converted in 3 rooms b&b in may 2002 when my parents decided to move to Ravello in Amalfi coast. Then Alice joined me in 2007 and Nina arrived in 2011

Until 2002 i was marketing director in career in Telecom Italia internet division in Milano. At that time i felt to change life and i decided to go back from where i feel to belong and where i spend one of the best childhood. When i started i was one of the first b&b, then Venice became more more mass touristic standardized destination, and many things that had a long history and real tradition became touristic pre-made products, many came with the only aim to speculate on the city, companies invested in real estate and rental apartments as an industry but the profit (instead of love) has the side effect to contribute to the desertification of life a many historical cities in Europe. 

So if you are responsible kind of traveller and you are looking for a place with a soul with people that live&love and resist and try to let Venice still alive, a place still with an authentic flavour and you want to support the local economy and life CHOOSE us, but If you are a tourist selfie addicted not curious and don’t mind about the effect of your moving around the world and just need a place to sleep with a code and impersonal self check, don’t mind fake experience, dont choose us. 

I am still in Venice in the home where i grew up, and thank to you and the income from the 3rooms (real b&b!) we can still live in Venice and resist as resident family, i don’t give up and still i hope my daughter can continue to live here as i did and maybe in a better Venice with an awakening of consiousnees for the importance of a city in our times, as a place where silence and slow life still make sense.

I am doing other jobs from from my knowledge of the city and from my previous experiences (https://www.linkedin.com/in/marcoscurati/) , but is not enough to live in this difficult city, and in the free time i try to be engaged as civic activist in many field, I.e local associations, organizing local party, founded soustainable tourism association and proposed a well know project about tourism management of the city, (to fix a limiting factor for the growing mass of tourists and let the tourism compatible with residents and with the city and its identity and nature (www.flussiturismo.wordpress.com)

L’ultimo emporio dei colori della pittura Veneta

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Attraverso un percorso nei suoi colori apprezzeremo il contributo dell’arte veneziana alla storia dell’arte universale. In particolare è nel Rinascimento che si realizza una vera coinè culturale delle arti figurative: infatti le materie prime pure venivano dall’oriente di cui Venezia era ricca grazie ai suoi commerci, e i pittori veneziani inoltre si nutrivano degli scambi culturali con i migliori artisti che visitavano all’epoca Venezia.  Questo mix di fattori fece di Venezia la più grande fucina di arte dell’antichità, e tutto ciò e ancora visibile oggi, tra cui anche un vecchio emporio di colori.      Gli artisti locali hanno sviluppato infatti la capacità di catturare la luce che muta (per effetto climatico, di orario etc), per mezzo della materia, di per sé sorda e opaca, tramite la manipolazione del materiali come l’olio, le resine, i pigmenti, che in un tutto armonico riescono a ricreare l’effetto magico e vivo della luce naturale nelle sue infinite sfumature.  

Nel dipinto "Amor sacro e profano" del Tiziano si vedono perfino le venuzze blu in trasparenza sul volto della fanciulla. Ancor più con la tecnica del "tonalismo", messa in opera dal Giorgione ai primissimi del '500 con “La tempesta”, concorrono a una sorta di concerto armonico di rimando di un elemento all’altro, come mezzo espressivo della fusione degli elementi tutti inseriti nello stesso bagno colorato, quasi un miraggio e un esaltazione dei sensi. Tra i pittori Veneti prevale l'effetto epidermico della materia che esalta le varie forme di luce, che l’artista condensa sintetizza nel modo più ampio possibile ponendosi alterativo all’idolo michelangiolesco delle forme e dei contorni definiti, del tratto disegnato, dell’effetto plastico nel cui contorno si individua la pittura come scultura.   Il concetto armonico del colore a Venezia trova la sua apoteosi nell'ultima tela di Tiziano della Pietà in cui ogni segno sulla tela ha un impatto profondo sui sensi dell’osservatore in cui si avverte una anticipazione del espressionismo astratto, dove i colori si fondono e alludono a un corpo fantasmatico dentro la tela, il colore esplode dalle forme e tracima dalla tela dentro gli occhi dello spettatore. Ma ancor più e si può vedere questo uso estremo del colore di Tiziano nella pala d’altare di S.Maria Gloriosa dei Frari dove L’assunta addirittura contrasta la luce che viene dalle finestre della retrostante abside in un miracoloso effetto ottico, e infine come un testamento del maestro che in maniera paradigmatica ci lascia nella “Pala Pesaro” tutti i più preziosi colori dell’allora tavolozza incarnati nelle vesti dei personaggi che con il magistero della velatura rivelano la luce nella materia, (e da quel momento Michelangelo e tutti I pittori europei vollero i colori ivi utilizzati e venduti solo a Venezia, importati dall’oriente e ormai indispensabili). 

Venezia era infatti all’epoca una città emporio,  in cui si trovavano le migliori mercanzie allora acquistabili in Europa, gioielli, pietre, spezie, incensi, colori, broccati, sete etc. E oggi nella società industriale di massa dove il bello e il pregio sono sempre più rari, vi è ancora un luogo-“emporio” fantastico che sembra rimandare ai fasti e tradizioni del passato. Pur nella sua semplicità La Beppa (dove 3 generazioni ci lavorano: la nonna Beppa, la figlia Luigia e il nipote Massimiliano)  è un negozio stipato in ogni dove si trova di tutto, ma soprattutto ancora i preziosissimi pigmenti per colori che utilizzavano i grandi pittori del rinascimento e che ancora oggi fornisce ogni bene per artisti e gente comune. Stessi fornitori? stesse pietre e lacche? per scoprirlo ci aiuta il professore e pittore Marco Zanusso che se saremo fortunati, (basta contattarlo e trovarlo disponibile) ci accompagnerà in un viaggio nel tempo e nei colori della pittura veneta, dall’emporio alle tele, dalle committenze alle chiese, fino alla sua bottega d’arte dove magari ci fa vedere come lavora alla maniera dei vecchi maestri usando gli stessi impasti e le stesse setole, con tecniche da lui riscoperte dopo decenni di studi negli archivi e pratiche in laboratorio. (Il tutto riproduce un effetto magico quello che sicuramente i pennelli e i colori industriali non riescono…ed è  tutt’altro che comune come esperienza se si pensa che è fatta nella capitale del turismo mondialeJ!!)

VENEZIA - FERRARA:  BIKE TOUR in 4 days and 208 km

VENEZIA - FERRARA :  BIKE TOUR in 4 days and 208 km

Finito Carnevale, Alice e Nina erano ancora via, avevo qualche gg libero e le previsioni davano sole per 4 gg.., così ho deciso di provare l'esperienza di un viaggio itinerante in bici, fantastico!, per chi volesse provarci ecco sotto gli highlights del mio itinerario: molto facile e senza traffico, con google maps non si sbaglia strada e per dormire non serve prenotare basta avere l'app di b&b.it e vedere cosa c'è in zona quando si decide di fermarsi..

Venice Lido-Alberoni-Pellestrina-Chioggia - 25km

Night at b&b casa Goldoni in centro 60€ (parcheggio bici)

http://www.immobiliarecarlogoldoni.com/

Chioggia - Adria - 50km

si passa in Romea solo per attraversare il Brenta e l'Adige, dopo il ponte sul Brenta a sinistra per Ca' Lino, poi si passa l'Adige e dx per Loreo, Cavanella, lungo argine sinistra PO fino ad Adria

(da visitare il museo archeologico)

dormire all'ostello, ambientato in un ex idrovora e ora è anche museo agricolo e della bonifica, promuove turismo sostenibile verso il delta del Po

http://www.amolara.it/it/

50€ ottima la cucina,

Adria - Ferrara  - 65km 

Lungo argine sinistro Po, lato Veneto fino a Polesella, strada ciclabile, passaggio auto limitato solo frontisti/residenti, poi si continua sul lato dx del Po emiliano, solo bici beo!, 
fino a Ferrara centro tutta pista ciclabile, Ferrara paradiso delle bici, 
dormito b&b Zen, 65€

http://www.zenroom.it/galleria.htm

Ferrara - Montegrotto - 68km

in treno fino a Polesella, poi 68km
verso nord fino a Rovigo bella strada di campagna, poi si prende il lungo Adige fino a Barbona, si sale ancora verso nord passando da Vescovana, Solesino, stradine di campagna, prima di Monselice cè una zona industriale, poi si segue il canale in pista ciclabile fino a Battaglia terme e quindi Montegrotto, 

Per tornare a Venezia c'era il lungo Brenta, ma per motivi climatici inizio pioggia (febbraio) ho preso il treno locale, che porta le bici, e poi a Venezia spinta a mano fino a casa, poiché sembra che non vadano in vaporino..,
esperienza splendida e facile da consigliare assolutamente, le auto non impensieriscono :-)
(se si ha un giorno in più si può arrivare a Mantova sempre in pista ciclabile) http://www.piste-ciclabili.com/regione-veneto
http://www.ferrarabikelovers.it
http://www.ferraraterraeacqua.it/it/cicloturismo